…e già, noi liguri siamo un po’ così: ogni novità è una rottura di belino, la si vive come un'invasione del nostro orticello fino a mugugnarne all’ inverosimile. Per citare un comico “se la Liguria ha la forma di un sorriso rovesciato ci sarà un motivo”!
Quando però qualcosa ci tocca le corde, beh…si apre un nuovo mondo, si apre una nuova via di roccia che ci permette di vedere da una nuova prospettiva. In fondo siamo un popolo di navigatori, di banchieri, di gente che della durezza della propria terra ne ha tratto arte di vivere.
Poco inclini a fare squadra, ma non così durante il flash mob del 29 maggio ad Albissola Marina…ho visto un sogno che ha bisogno di essere sognato per diventare realtà.
E ho visto non solo sogni, ma desideri, speranze ma soprattutto una via, faticosa si, perché cambiare gli stereotipi che si hanno culturalmente sulle persone con disabilità e dover combattere contro un sistema consolidato di gestione politica economica e sociale, contro chi scambia la libertà di scelta con un contentino che continua ad ungere il sistema anche no, grazie; non voglio più elemosinare dignità e diritti con la paura di non poter avere altra scelta e dover pure ringraziare con l’amaro in bocca e la sensazione che in fondo non era ciò che desideravo. Voglio una possibilità di scelta a parità di costi, voglio sgarbellarmi su per una nuova via e arrivare in cima, sostenuta e respirare una vista che non c’era solo per chi non sapeva sognarla.
M.B.
Uniti si può, non siamo soli, ma una voce unica per chiedere l'attuazione della legge delega in materia di disabilità
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